Isola Ecologica e Centro RAEE
Area attrezzata gestita dal Comune per la raccolta differenziata dei rifiuti
Norme di accettazione rifiuti presso l’Isola ecologica
- Ciascun cittadino deve tassativamente utilizzare l’isola ecologica presente nel suo Comune o quella con cui il suo Comune è associato.
- Presso le isole ecologiche CSEA possono conferire rifiuti tutti coloro che sono in regola con il pagamento della tassa rifiuti del proprio Comune.
- L’ingresso all’isola ecologica è consentito sia alle utenze domestiche (privati cittadini) che alle utenze non domestiche (attività artigianali e agricole, imprese edili, ecc.).
- Le modalità di accettazione dei rifiuti all’isola ecologica sono dettate dal Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, unico per tutto il Consorzio ed approvato da ciascun Consiglio Comunale.
Per chiarire i meccanismi di accettazione dei rifiuti ecco una sintesi per l’utenza (per informazioni complete far riferimento al d.lgs. 152/2006).
I rifiuti sono classificati in urbani e speciali e, a loro volta, in pericolosi e non pericolosi, recuperabili e non recuperabili. I rifiuti conferibili all’isola ecologica sono esclusivamente i rifiuti URBANI ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera b-ter) del D.lgs. 116/2020.
Rifiuti Urbani:
- rifiuti che ricadono nei dettami dell’art. 183, comma 1, lettera b-ter) del D.lgs. 116/2020.
Nella fattispecie: b-ter) rifiuti urbani: 1. i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili; - rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell’allegato Lquater prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies.
Rifiuti Speciali:
- rifiuti prodotti nell’ambito delle attività agricole, agro-industriali e della silvicoltura, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2135 del codice civile, e della pesca;
- rifiuti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 184- bis;
- rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali se diversi da quelli di cui al comma 2;
- rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni artigianali se diversi da quelli di cui al comma 2;
- rifiuti prodotti nell’ambito delle attività commerciali se diversi da quelli di cui al comma 2;
- rifiuti prodotti nell’ambito delle attività di servizio se diversi da quelli di cui al comma 2;
- rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie;
- rifiuti derivanti da attività sanitarie se diversi da quelli all’articolo 183, comma 1, lettera b-ter);
- veicoli fuori uso.
Rifiuti Pericolosi:
- rifiuti che recano le caratteristiche di cui all’allegato I della parte quarta del D.lgs. 152/06 e indicati espressamente come tali, con apposito asterisco, nell’elenco CER (Codice Europeo Rifiuti).
Rifiuti recuperabili:
- carta, cartone, vetro, legno, vegetali, macerie, metalli, imballaggi in plastica, elettrodomestici, pneumatici, toner, pile e farmaci, batterie e olio minerale per auto, olio vegetale, vernici e solventi, abiti usati (purché puliti e non danneggiati – se il cassone è presente; in alternativa utilizzare quelli sul territorio);
Rifiuti ingombranti recuperabili:
- rifiuti voluminosi da alcuni dei quali, a seguito di lavorazioni, è ancora possibile ottenere materiali recuperabili; sono, ad esempio, materassi, divani, sci, grossi oggetti in plastica come casette gioco per bimbi, mobili per giardino in plastica, cucce per cani, giocattoli per bimbi, bacinelle, onduline di vetroresina o plastica, tubi in polietilene o gomma per irrigazione, tapparelle e persiane, moquette e linoleum, ecc;
Rifiuti ingombranti non recuperabili:
- rifiuti di piccola taglia che non possono essere conferiti nei cassoni della raccolta differenziata e riconducibili all’RSU indifferenziato ma che, per comodità dell’utente o per le dimensioni, non possono essere esposti con il sacco grigio durante la raccolta porta a porta; sono, ad esempio, stracci, caschi per moto, scarponi usati, indumenti non più utilizzabili, cartongesso, pannelli isolanti a sandwitch, guaine bituminate, ecc.