Il certificato può essere richiesto da:

• proprietario/comproprietario dell’immobile;
• promissario acquirente (mediante presentazione di dichiarazione sostitutiva, ai sensi del DPR 445/2000)
• erede del defunto (mediante presentazione di dichiarazione sostitutiva, ai sensi del DPR 445/2000)
• tecnico incaricato dal committente (qualora provvisto di specifica delega da allegarsi alla richiesta)

Il certificato garantisce che i trasferimenti immobiliari, avvengano nella piena consapevolezza da parte dell’acquirente dell’utilità economica del bene compravenduto, contribuisce quindi alla “trasparenza del valore” dello stesso, evitando così una compravendita di terreni, che, sia per equivoche norme urbanistiche, sia per millantatoria descrizione del venditore, risultino di incerto ed ingannevole valore immobiliare.

Il certificato di destinazione urbanistica deve essere allegato, pena la nullità, agli atti di trasferimento di diritti reali su terreni non edificati (o edificati con area di pertinenza dell’edificio superiori a 5.000 mq.) al fine di indicare in maniera inequivocabile alle parti (in particolare all’acquirente) la destinazione di Piano Regolatore e quindi l’utilizzabilità economica del terreno oggetto di trasferimento. Il certificato di destinazione urbanistica (C.D.U.) deve essere richiesto dal proprietario – venditore al Comune, il quale ha 30 gg. di tempo per rilasciarlo.

Il Certificato di Destinazione Urbanistica deve riportare le prescrizioni urbanistiche sia vigenti che adottate inerenti i terreni interessati, ovvero le loro inesistenza e l’obbligo eventuale di predisporre uno strumento urbanistico attuativo per l’utilizzazione dei terreni stessi.

Certificato di destinazione urbanistica (C.D.U.)

Versamento diritti di segreteria mediante modalità PagoPA (secondo gli importi di cui a D.G.C. n. 393/2024 del 20/12/2024)